Esiste anche una terza categoria di oli, provenienti da semi con pochissimi grassi, come quelli di mais e di riso, dove i grassi vengono estratti dal germe e dalla crusca perché il seme contiene prevalentemente amido. Un chicco di mais contiene al massimo il 4% di grassi e un chicco di riso integrale il 2%. Questi oli quindi sono il sottoprodotto della lavorazione su larga scala di cereali, soprattutto per la produzione di amido, che durante il processo produttivo vengono privati della crusca e del germe. A causa della piccola quantità di grassi presenti l’estrazione con solvente è praticamente l’unica tecnica utilizzata industrialmente oggi.
L’olio di mais è un olio ricco di omega 6 e omega 9, è utile per regolare i livelli di colesterolo nel sangue e contro la stitichezza. Scopriamolo meglio.
L’olio di mais è estratto dalla parte germogliativa (chiamata germe) della cariosside del seme della pianta Zea mays, chiamato comunemente mais o granturco. Questa pianta è originaria delle Americhe e attualmente si è molto diffusa nel mondo sino a divenire una comune pianta coltivata anche in Italia.
La resa di estrazione dell’olio non è molto alta, infatti è solo un 15-20% su tutta la parte intera del seme di mais. Questo è un limite anche se attualmente è superato dal fatto che il seme di mais è molto utilizzato per ottenerne la parte amidacea (amido di mais) per le preparazione di prodotti confezionati da forno e altri trasformati, per avere un ampio bacino a cui attingere per ricavare l’olio di mais.
Utilizzato in cosmetica per base come olio da massaggi, per creme nutrienti per le pelli sensibili e secche. Viene anche utilizzato come base per lozioni dopo-sole. Riguardo la pelle, la proprietà più apprezzata è il donare elasticità all’epidermide e renderla morbida ed idratata.
Nel campo delle energie rinnovabili il mais è utilizzato per produrre bioetanolo e biocombustibile a seconda che lo si trasformi o lo si utilizzi in modo diretto come biomassa.
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