Abbiamo parlato più volte di quelle che sono le connessioni tra assunzione di olio di oliva e stato di salute. In presenza di determinate patologie, soprattutto di natura intestinale, prediligere un buon extravergine può davvero fare la differenza. L’olio di oliva, inoltre, contiene preziose sostanze che svolgono una fondamentale azione preventiva, in grado di garantire o, perlomeno, facilitare, il raggiungimento di uno stato di benessere fisico e mentale. Un film degli anni Novanta, ispirato ad una storia vera, ci rammenta che ingredienti semplici possono avere un’influenza miracolosa anche su malattie gravi e complesse.
Parliamo de L’olio di Lorenzo, pellicola del 1992, con protagonisti Susan Sarandon e Nick Nolte, che si distinguono per un’interpretazione sentita e commovente. Non a caso la Sarandon per il suo ruolo ha ricevuto una nomination agli Oscar del ’93 come migliore attrice protagonista e una nomination come attrice in un film drammatico ai Golden Globe dello stesso anno.
Il film racconta la storia del piccolo Lorenzo Odone e dei suoi genitori. Lorenzo, all’età di cinque anni, riceve una diagnosi che non lascia scampo né posto alla speranza. In seguito ad un viaggio nelle Isole Comore, il bambino inizia a presentare sintomi preoccupanti come mancanza di concentrazione, difficoltà nell’esprimersi, aggressività, calo della vista e dell’udito. La sentenza è delle più drammatiche. Si tratta di adrenoleucodistrofia, una malattia genetica molto rara che causa una degenerazione della mielina, tessuto adiposo che ricopre e protegge il sistema nervoso centrale e periferico. La conseguenza è una progressiva perdita delle funzionalità motorie e di quelle cerebrali. A Lorenzo vengono pronosticati due o al massimo tre anni di vita.
L’eccezionalità della storia inizia adesso. Augusto Odone e la moglie Michela, i genitori di Lorenzo, non si arrendono e iniziano a cercare una soluzione. Lui, un economista e lei, una linguista, non sanno molto di medicina, ma si danno da fare trascorrendo notte e giorni tra manuali, riviste e siti internet. La svolta arriva quando Michela viene a conoscenza dei risultati di una ricerca polacca, svolta su modello animale. La soluzione viene, parzialmente, da un composto di acido oleico (olio di oliva) e acido erucico (olio di colza). Due ingredienti semplicissimi che salvano la vita di Lorenzo ma che non riescono, nello stadio avanzato in cui si trova, a portare le lancette indietro nel tempo. L’olio di Lorenzo, un medicamento utilizzato ancora oggi in casi simili, prende il nome proprio dal piccolo Odone.
Lorenzo non recupera quello che ha perso, ma può continuare a vivere per molti anni ancora. Lorenzo Odone è morto nel 2008 all’età di 30 anni, per le conseguenze di una polmonite. Quello che lui e la sua storia ci hanno lasciato è il messaggio di un amore infinito che riesce a superare limiti che si credevano impossibili.
Se avete amato il film, vi consigliamo di leggere anche la testimonianza di Augusto Odone, raccolta in uno splendido libro scritto dopo la morte del figlio e della moglie.
L’olio di Lorenzo, 1992
Regia di George Miller
Cast: Susan Sarandon, Nick Nolte, Zack O’Malley Greenburg, Peter Ustinov, Kathleen Wilhoite, Gerry Bamman, Margo Martindale, James Rebhorn, Ann Hearn, Maduka Steady e Colin Ward
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