Un patto di cura, amore e lavoro tra pianta e uomo per riuscire ad indagare il massimo delle potenzialità della simbiosi tra umanità e natura. Con osservazione, dedizione, passione, dare voce ai maestri della terra, i vecchi olivicoltori, che hanno da insegnare al nostro Tempo, ci raccontano valori, bellezza, ricchezza interiore, passione per le cose.
Nasce così Olitaly, un sogno, una sfida, un’iniziativa socio – culturale rivolta ad educare alla cultura e al piacere dell’olio d’oliva, nonché agli aspetti salutistici di questo prodotto. Il progetto, è volto alla conoscenza delle varie fasi del ciclo dell’olio, dalla coltivazione al prodotto finito, compresi alcuni strumenti ed i processi di trasformazione al fine di maturare un atteggiamento alimentare responsabile e sostenibile e dare il via alla possibilità di inseminare l’amore e la passione per il territorio di appartenenza.
Il sito, recentemente arricchito da una nuova veste grafica e tasti di condivisione sui vari profili social e traduzione multilingue, gode del patrocinio della CIA e Agia- giovani imprenditori agricoli. Alle aree tematiche, sarà affiancato un lavoro di ricerca ed analisi delle varie fasi di lavorazione e produzione mediante la realizzazione di video guida con la creazione di una Web tv dedicata.
Ideatore e coordinatore dell’ambizioso progetto, Claudio Angiolelli, esperto in grafica digitale e web design, coadiuvato da Milena Mancini, giornalista ed editor. “Tra le finalità del progetto – ha dichiarato Angiolelli – che mira non solo a diventare sito di riferimento del prodotto monovarietale, l’ideazione di una Fiera olivicola del Sannio beneventano, in concomitanza delle operazioni di raccolta e molitura, con cui si intende offrire un’occasione per conoscere e valorizzare la biodiversità olivicola italiana meno diffusa rispetto alla viticoltura.
Olitaly.net è approfondimento sui temi della filiera, della distribuzione, della vendita e della comunicazione dell’olio extravergine d’oliva. E’ valorizzare e potenziare la risorsa “Oro Verde” per l’attivazione di un’adeguata architettura di offerta e, quindi, distribuzione. E’ far comprendere il ruolo che l’olio ha avuto nella vita dell’uomo dal punto di vista alimentare, e mostrare quale sia il lavoro dell’agricoltore per ottenere questo prodotto, sensibilizzare sull’importanza del Made in Italy, del Km 0, della genuinità e tracciabilità di un prodotto frutto della coltura e della cultura di un territorio.
“Cercheremo di valorizzare le eccellenze olearie italiane e di raccontare storie genuine che profumano di olio, con l’esperienza della tradizione che si reincarna nell’oggi, e ci dà le chiavi per interpretarlo e per ripensarlo.
Partendo dall’osservazione dell’albero di olivo, pianta molto diffusa nel nostro territorio, gli uliveti, petr-olio non solo del Sannio Beneventano, ma dell’intera filiera agroalimentare italiana – ci spiega Milena Mancini -. Indagheremo il futuro dell’olio di oliva con categorie mentali nuove per individuare nuove forme sostenibili di sviluppo, che proiettano oltre ogni crisi, partendo proprio dall’Olio visto come hub di una fitta rete di relazioni che impreziosiscono la storia e la cultura agricola”.
Fonte: www.sannionews24.it
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