L’olivo è un albero robusto, capace di resistere in inverno a temperature al di sotto dei -6/7 gradi centigradi e di sopportare lunghe siccità estive. Viene coltivato in aree con piovosità media di 350/400 mm. annui e temperature estive di 40 gradi. Tuttavia per ottenere una buona produzione è necessario provvedere ad alcune pratiche colturali durante il corso dell’anno.
La primavera corrisponde al risveglio vegetativo della pianta dopo la pausa dei mesi freddi ed in questa stagione negli oliveti è necessario concimare la terra, lavorarla per favorire l’immagazzinamento dell’acqua e soprattutto potare gli alberi.
Talvolta, in annate di maturazione tardiva delle olive, la raccolta si prolunga nei mesi primaverili.
In passato, quando si lasciavano le olive sugli alberi sino alla caduta spontanea, si potevano vedere alberi con frutti maturi e gemme nello stesso momento.
La potatura permette di asportare, con appositi strumenti da taglio, i rami per rinnovare e favorire lo sviluppo delle branche fruttifere della pianta, di intervenire modellando la forma della pianta per regolarne la crescita ed il portamento anche in base ad esigenze colturali e di distribuire in modo omogeneo e corretto l’illuminazione sulle varie parti della chioma.
Scopo di tutti questi interventi è favorire la produttività ed aumentarla in rapporto equilibrato allo sviluppo annuale della pianta.
Potatura
Ci sono diversi tipi di potatura: la potatura di impianto, la potatura di riforma, la potatura di ringiovanimento, la potatura di produzione.
Potatura di impianto
permette di determinare la forma della chioma e il portamento dell’albero adulto (a cono, a vaso, a vaso cespugliato ecc.) e si effettua nei primi anni dopo la messa a dimora definitiva.
Potatura di riforma
si pratica per cambiare l’aspetto della chioma, per ridare forma originaria ad una pianta abbandonata e in disordine vegetativo o per correggere errori di potatura di impianto. Comporta il taglio di grosse parti della pianta e la loro sostituzione con polloni vigorosi e accuratamente selezionati.
Potatura di ringiovanimento
sfrutta la meravigliosa “immortalità” dell’olivo per rendere produttivi vecchi oliveti o alberi gravemente danneggiati dal gelo. Comporta il taglio del tronco alla base e l’allevamento di due o tre polloni scelti fra i più robusti tra quelli che spunteranno dalla ceppaia.
Potatura di produzione
va effettuata subito dopo la fine del periodo delle gelate, poiché il freddo ostacolerebbe il processo di cicatrizzazione dei tagli sul legno, ma prima del termine del periodo di germoglio delle piante.
Concimazione
La concimazione primaverile fornisce all’olivo le sostanze ed i minerali necessari al processo di germogliazione rettificando il rapporto di quelli contenuti nel terreno o integrandoli se presenti in quantità insufficiente. E’ stato stimato che 1 quintale di olive asporta mediamente dal suolo 900 g. di azoto, 200 g. di anidride fosforica e 100 g. di potassio. Epoca, qualità e quantità del concime dipendono dal terreno, dall’esposizione e da molte altre variabili. Antico e positivo è l’uso dei concimi organici (letame, sovescio di leguminose ecc.) che possono fornire azoto, fosforo, potassio e molti altri microelementi.
https://www.olitaly.it/unoperazione-fondamentale-aumentare-la-resa-delle-piante/
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