David Granieri intervistato oggi a Unomattina, su Rai uno, ha parlato degli argomenti più attuali riguardanti il settore olivicolo nazionale: scarsa produzione, export, importanza dell’etichettatura e danni causati dalla straordinaria ondata di gelo dello scorso inverno.
Il presidente di UNAPROL ha sottolineato che negli ultimi due o tre anni si è iniziato a reinvestire in questo settore, ma nonostante questo sforzo l’Italia resta indietro sul fronte export, da cui recentemente sono emersi dati preoccupanti: esportiamo il 18% in meno e guadagniamo il 7% in meno. Le cause di questo flop sarebbero da imputare, secondo Granieri, ad una concorrenza spietata sul piano dei prezzi in cui non siamo per niente competitivi. Produciamo poco e siamo costretti a ricorrere alle importazioni da altri paesi per far fronte al fabbisogno nazionale di olio extravergine d’oliva e, di conseguenza, non riusciamo nemmeno a soddisfare la richiesta estera. Un altro dato negativo emerso durante la diretta è che l’ Italia ha importato il 9% in meno, ma l’ha pagato allo stesso tempo il 9% in più: “gli altri si stanno arricchendo e il nostro comparto si sta impoverendo, questo è dovuto alla mancanza di un piano strategico per il settore e alle sottovalutazioni di un comparto così importante”.
Il gelo ha causato molti danni, non lasciando tregua ai produttori già molto danneggiati dalla straordinaria siccità dello scorso anno. In un precedente comunicato stampa dell’UNAPROL si stimavano infatti i danni causati da Burian in circa 120 milioni di euro, in quanto incideranno tra il 15 e il 60% della produzione del prossimo anno. “Il gelo ci farà perdere circa il 30% di prodotto stimato”, afferma il presidente del più grande consorzio di imprese olivicole italiane.
Alla domanda sull’ importanza dell’etichetta per il consumatore, il rappresentante di UNAPROL ha risposto che è certamente un grande passo avanti e che il consumatore è diventato più consapevole, ma da un punto di vista culturale va diffusa la capacità di distinguere le peculiarità dell’olio extravergine italiano.
Durante l’intervista è stata affrontata anche la spinosa questione del Panel test, che di recente sta subendo forti attacchi a livello internazionale. Granieri lo considera una garanzia e una guida per i consumatori che vogliono acquistare prodotti di qualità.
Non è dunque così rosea la situazione attuale dell’olivicoltura italiana, che pur avendo i sistemi di controllo più efficaci del mondo e tante varietà di piante da cui si producono oli di altissima qualità, soffre la mancanza di prodotto e i bassi livelli di esportazione.
Abolizione Panel: attentato all’olivicoltura italiana
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