Extravergine di oliva contro i tumori. Lo riconferma un nuovo studio pubblicato dalla rivista internazionale Oncology Reports, condotto dalla Lilt di Latina in collaborazione con il Capol, realizzata dal Dipartimento di Scienze e Biotecnologie della facoltà di medicina dell’Università La Sapienza Polo Pontino, e finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro. Secondo la ricerca, i polifenoli dell’olio extravergine di oliva di qualità possono influenzare la genesi, lo sviluppo e l’esito di alcuni tumori e la loro terapia.
La squadra di Latina ha eseguito una campionatura su olio monocultivar di Itri, dei produttori pontini che hanno partecipato alle ultime otto edizioni del concorso provinciale “L’Olio delle Colline”. Questi esemplari sono stati analizzati nei laboratori universitari.
Il risultato è stato sorprendente. È stato riscontrato, infatti, che i polifenoli dell’olio extravergine di oliva inibiscono la capacità delle cellule tumorali di riprodursi ed hanno effetti di riduzione della tossicità dopo il trattamento terapeutico con farmaci chemioterapici potenti e di potenziamento delle proprietà benefiche di altri.
I ricercatori hanno estratto i polifenoli dagli oli di alta qualità e li hanno messi a contatto con delle cellule ammalate di tumore della vescica. Il risultato è stato certo: le cellule malate crescono in modo rallentato. Ed ancora è stato scoperto che i polifenoli riducono lo stress di invecchiamento causato da agenti contenuti nei farmaci. Riescono poi a potenziare le attività di altri tipi di farmaci utilizzati per la terapia.
La Lilt di Latina e la Capol di Latina sono al loro secondo studio in merito alle proprietà dell’Evo, entrambi realizzati col finanziamento della Fondazione Terzo Pilastro.
Il primo studio fu pubblicato su Nutrition and Cancer nel 2013. Dimostrò come l’estratto fenolico di EVO fosse in grado di inibire la motilità di cellule tumorali.
Mentre questo nuovo studio dimostra come i polifenoli dell’Evo posso agire da agenti preventivi delle lesioni neoplastiche.
L’esperimento è stato condotto in vitro, estraendo i polifenoli da oli di alta qualità, e mettendoli a contatto con le cellule colturali tumorali della vescica.
Elisabetta Froncillo
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