Un calo stimato fino al 30-40% del volume in alcuni distretti significativi di produzione. Dovrebbe essere questo, secondo i maggiori esperti, l’effetto di contrazione della produzione olearia determinato dagli avversi eventi climatici di questa annata.
In particolare, l’accentuata e prolungata siccità ha reso necessario l’utilizzo di metodi di irrigazione “a goccia” e solo le piante collocate in luoghi in cui tale pratica è possibile hanno potuto superare indenni la diminuzione delle piogge
Per il settore olivicolo, nonostante le interessanti prospettive qualitative, la diminuzione dei quantitativi prodotti si traduce in una maggiore esposizione a pratiche fraudolente e di sofisticazione che rischieranno di coinvolgere soprattutto i consumatori meno attenti e consapevoli.
Ci sarà, quindi, ancor maggior necessità di operare approvvigionamenti da filiere produttive riconosciute e garantite a mezzo di processi con standards di sicurezza elevati e conclamati.
Crescerà, parallelamente, anche l’esigenza di aumentare le conoscenze del pubblico su quelle che sono le peculiarità distintive dell’olio extravergine di oliva. I produttori e l’intera filiera dovranno attivare campagne informative su queste ultime caratteristiche proprio per accentuare l’identità qualitative del proprio brand.
A questa mission intende rispondere da oggi, con rinnovato vigore, questo sito, con contenuti rinnovati e sempre più puntuali sull’evoluzione e sulle prospettive del mondo olivicolo italiano e non. Aggiornamenti quotidiani, le ultime news e approfondimenti di inchiesta, saranno il piatto
Non mancherà lo spazio offerto direttamente ai produttori, assaggiatori e quanti altri che vorranno direttamente esporre i propri punti di vista sulla situazione.
Vetrina aperta, infine, anche per tutti gli eventi collegati al mondo oleario che vorranno utilizzare olitaly .it come megafono per la propria promozione
Il tutto con lo scopo di dare vita ad uno stile alimentare sempre più personale e cosciente, ricco di quei giusti stimoli informativi che possano dare vita ad opzioni sempre più orientate al prodotto olivicolo di qualità. Un prodotto scelto alla fine di un processo di maturazione culturale più ancora che economica, in grado di influenzare le stesse logiche della distribuzione, facendo loro superare quella del mero margine di profitto.
La promozione e tutela della produzione olearia di qualità diviene in tale senso vero e proprio presidio non solo delle qualità intrinseche del prodotto stesso ( quali i suo valori nutrizionali e le sue proprietà salutistiche ed organolettiche), ma per il suo intero processo produttivo.
In questa ottica valorizzare l’olio di qualità significa valorizzare tutto il suo know-how e tutto il suo tessuto produttivo, partendo dal bene paesaggistico e pedoclimatico che gli uliveti rappresentano
Significa, inoltre, garantire equilibri socio-economici e tessuti connettivi di intere comunità da sempre basati sul ciclo dell’olivicoltura
La scelta dell’olio di qualità diviene in tal senso non solo opzione individuale fondata sul proprio gusto ed orientata al proprio benessere, ma scelta collettiva e quasi inter-generazionale di un bene ricevuto dalla sapienza culturale dei propri avi e da tramandare, intatto, alle future generazioni.
Lorenzo Preziosa
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