Tipologie olivo

Tipologie olivo

Leccino: di probabile origine toscana, il ‘Leccino è una delle cultivar di olivo dalla diffusione più ampia sul territorio italiano, ma le sue caratteristiche ne hanno facilitato una certa fortuna anche all’estero. La sua grande resistenza alle avversità principali e la capacità d’adattamento a più terreni, insieme alla buona qualità dell’olio, sono i connotati principali che hanno determinato il suo gran successo e apprezzamento, ormai in quasi tutto il mondo. Pianta di taglia medio grande, la chioma è espansa fitta, mentre i rami hanno cime risalenti. Le sono buoni impollinatori Maremmano, Morchiaio, Piangente, Pendolino, Trillo, Maurino e Frantoio. L’infiorescenza è piuttosto corta e con fiori in media numerosi e grandi. L’invaiatura è contemporanea e precoce; la maturazione precoce. Le drupe, che spesso si presentano in grappolini di 3-5, hanno bassa resistenza al distacco e si caratterizzano per avere un buon contenuto in olio. La produttività è piuttosto costante. Resa in olio media: 18-21%. L’ olio, giallo dorato con riflessi verdi, è di ottima qualità ma, per alcuni, senza particolari picchi aromatici; dal sapore fresco, poco fruttato, leggermente amaro e piccante; alcuni vi scorgono note di erbe aromatiche (basilico, menta), cicoria, lattuga, carciofo e mandorla.

Frantoio: proveniente dalla Toscana, Frantoio è una delle coltivazioni di olivo più uniformemente diffuse sul territorio nazionale, ma essendo ormai molto apprezzato e noto a volte viene coltivato anche all’estero. Albero di media taglia e vigoria con chioma allargata e mediamente fitta. I rami principali sono nodosi, mentre quelli fruttiferi sottili e lunghi con cima risalente. Si adatta abbastanza bene a vari terreni. Buoni impollinatori sono Americano, Mignolo, Morchiaio, Moraiolo, Rosciola, Leccino, Maurino e Pendolino. L’infiorescenza è abbastanza lunga, con fiori abbastanza numerosi di medie dimensioni. La fruttificazione è alta e costante; l’invaiatura è tardiva e graduale, mentre la maturazione scalare e tardiva. La resistenza al distacco è media. Il periodo ideale di raccolta è intorno a metà novembre. I frutti non sono adatti per l’uso da mensa. Entra in produzione precocemente e la produttività si presenta elevata e costante. Buona la resa in olio (20-22%). Questo, verde scuro con riflessi dorati, è di ottima qualità: fine, aromatico, sapido e fruttato, con sfumature di piccante e amaro. Alcuni vi ravvisano vari sentori tra cui: erba fresca, mela acerba, carciofo, maggiorana, rosmarino, lattuga, sedano e mandorla.

Moraiolo: il Moraiolo è una varietà di olivo originaria della Toscana e diffuso in gran parte del territorio nazionale, anche se prevalentemente nel centro Italia. Pianta mediamente rustica e poco esigente: sebbene prediliga terreni collinari si adatta a vari suoli. Presenta una vigoria limitata, chioma poco voluminosa e mediamente folta; i rami coi frutti sono corti e contorti. A volte ha difficoltà a rimarginare i tagli della potatura. Non risente troppo della siccità né del vento, ma teme tra l’altro i ristagni d’acqua; è bene impollinato da Pendolino, Morchiaio, Frantoio, Maurino, Maremmano, Mignolo, Rosino, Americano, Lazzero e Razzaio. La fioritura avviene in periodo intermedio con una buona produzione in polline; mignola ridotta e con medio numero di fiori mediamente grandi. L’invaiatura delle drupe è precoce e graduale, si presentano spesso a grappoli; la resistenza al distacco inizialmente è discreta, poi cala lievemente. Ha produttività alta e costante, ha un buon contenuto in olio (18-20%); quest’ultimo è di buona qualità (elevato contenuto di polifenoli) ed apprezzato per il sentore fruttato con sfumature di amaro e piccante.

Pendolino: originario del fiorentino, il Pendolino è una cultivar di olivo diffusa su buona parte del territorio italiano.Pianta mediamente vigorosa con chioma mediamente espansa e piuttosto folta. I rami fruttiferi sono alquanto lunghi e caratterizzati dal caratteristico portamento pendulo che denomina la pianta, dato che la rende anche piuttosto ornamentale. Viene assai coltivata ed apprezzata come varietà impollinatrice, peculiarità che ne ha favorito la vasta diffusione. Buoni impollinatori risultano anche il Morchiaio, Frantoio, Maurino, Moraiolo, Leccino e Rosciola. Risulta sensibile anche alla fumaggine. L’infiorescenza è lunga con fiori abbondanti e di taglia media. La produttività è abbastanza alta e costante. Le drupe presentano invaiatura contemporanea ed in periodo intermedio e sono poco resistenti al distacco. È mediamente precoce ha una resa piuttosto elevata (19-22%). L’olio è delicato e profumato, con sentore di mandorla e lievi sfumature amara e piccante.

Cellina: la Cellina è una cultivar rustica, autosterile, a fioritura precoce, e riesce a fruttificare abbondantemente in condizioni avverse. La drupa ha un peso medio di 1,4 g, forma ovoidale e asimmetrica, da verde a nera, con epicarpo pruinoso e lenticelle. L’olio si presenta di un colore giallo oro con riflessi verdolini, con alta fluidità e bassa resistenza all’irrancidimento. Il profumo è fruttato intenso di oliva, accompagnato da frutta e verdura. Il gusto è armonico con sensazioni evidenti di mandorla, pomodoro ed erba, molto piccante e persistente, con piacevole retrogusto amaro. Il contenuto di acidi grassi monoinsaturi, di tocoferoli e beta-caroteni è importante per l’azione anticolesterolemica, antiossidante, di prevenzione delle malattie cardiovascolari. 

Coratina: la  Coratina, originaria della città di Corato è una cultivar di olivo tipica della Puglia e coltivata in tutto l’agro del Nord Barese. Albero di medie dimensioni e vigoria che ben si adatta a vari suoli (pure calcarei e sassosi), anche in virtù di una buona capacità rizogena; tuttavia l’ambiente ottimale di coltivazione è collina fertile e irrigua. Ha chioma espansa. Essendo discretamente resistente a tutte le malattie in genere, si adatta bene anche alla coltivazione biologica. Le mignole si sviluppano tipicamente a grappoli; l’aborto ovarico è contenuto (10-15%). I rami fruttiferi sono corti ed esili. Entra precocemente in produzione; la produttività è buona ma talvolta alternante; periodo di raccolta: tardiva (da novembre a gennaio). Resa in olio elevata: 20-25% L’olio proveniente dalla molitura di questa oliva solitamente è ricco di polifenoli, con valori bassi di perossidi e infimi di acidità (< 0.2%); è un olio giallo-verde dal sapore molto intenso e fruttato, leggermente amaro per l’alta concentrazione di oleuropeina e tipicamente piccante per l’alta concentrazione di polifenoli.

Rosciola: la Rosciola è un cultivar da olio dell’Italia centrale, dalle forma tondeggiante e piuttosto piccolo, attecchisce su terreni sassosi e assolati ed è tra le prime varietà di olive a giungere a maturazione. I frutti si possono raccogliere a partire della fine di ottobre. È una cultivar caratteristica del centro Italia, con origine nel Lazio, dove è coltivata prevalentemente in provincia di Roma e nel reatino. è diffusa anche in altre regioni. L’entrata in produzione è tardiva; fiorisce a metà stagione. La pianta è caratterizzata da produttività elevata e costante. Risultano impollinatori: Leccino, Moraiolo, Canino, Rajo e Olivastrone; impollina con efficacia: Pendolino e Frantoio. Drupe con epicarpo pruinoso che presenta lenticelle numerose e grandi; diametro massimo posto centralmente, con apice arrotondato e base arrotondata; cavità peduncolare: larga, profonda, circolare. La produttività è alta e costante. La raccolta viene effettuata prevalentemente a mano o a mezzo di pettini meccanici; le drupe hanno scarsa resistenza al distacco. Il suo olio è tendenzialmente dolce, leggermente fruttato con sentori di mela e di colore chiaro.

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