Le importazioni di olio d’oliva in Cina sono aumentate costantemente nel periodo 2001/02 – 2011/12, fino a raggiungere un massimo di quasi 46000 tonnellate nell’anno di produzione 2011/12, secondo i dati del Coi.
Le importazioni hanno però subito diminuzioni del 6% e del 15% negli anni di produzione 2012/13 e 2013/14. Ora, però, tutto sembra indicare un recupero nel mercato. Il 2015/16 si è chiuso con un aumento annuo del 12% e un saldo superiore a 40000 tonnellate.
Negli ultimi mesi la Cina ha aumentato le importazioni con un boom nei mesi di novembre e dicembre 2016, nonchè gennaio 2017. In questi mesi le importazioni sono raddoppiate, portando l’aumento medio negli ultimi sette mesi al 17%. Se continuasse questo trend è possibile che il 2017 segni il ritorno ai livelli di importazione del 2011/12.
Per quanto riguarda le importazioni, il 95% proveniva da paesi dell’Unione europea. Qui è la Spagna che ha preso il comando con l’80% delle importazioni, seguita dall’Italia con il 13% e la Grecia con il 2%. Il restante 5% proviene dall’Australia, dalla Tunisia, dal Marocco e dalla Turchia.
Per quanto riguarda i volumi di ciascuna categoria di prodotti, il 77% delle importazioni totali è olio vergine ed extra vergine, seguito dall’olio di sansa di oliva con il 14% e olio d’oliva con il 9%.
Nel 2015/16, la Cina ha prodotto 5000 tonnellate di olio d’oliva, con un incremento del 75% rispetto all’anno precedente. Di questo, l’85% era olio extra vergine di oliva e il 15% olio vergine di oliva. La produzione di olio d’oliva nel 2016/17 dovrebbe superare le 5000 tonnellate.
C. S.
Commenta per primo