Oggi la raccolta meccanizzata delle olive è diventata un’esigenza indispensabile, i motivi per i quali si ricorre sempre di più a questa tecnica, sono da ricercare in: carenza di manodopera, alti costi e oneri che essa comporta ma principalmente acquisire maggiore competitività nel settore.
Dopo un’iniziale indifferenza e distacco molti olivicoltori hanno iniziato a prendere seriamente in considerazione l’utilizzo di agevolatori come gli scuotitori e gli abbacchiatori (ne esistono anche da agganciare alle trattrici). Riteniamo che sia molto importante però, prima dell’acquisto, fare una attenta e accurata valutazione sulle diverse tipologie di macchine che vengono proposte sul mercato, cercando più possibile maggiori informazioni per rendersi conto e di conseguenza fare scelte razionali per impostare le proprie esigenze di raccolta meccanizzata delle olive, che sia la più efficiente possibile. Per esempio è noto che alcune varietà (Cultivar), con olive piccole dotate di elevata resistenza al distacco sono poco, o per nulla, adatte alla raccolta meccanica se non a un elevato stadio di maturazione.
Esiste la possibilità di danneggiare il frutto o l’albero di ulivo?
Raramente i danni causati, dalla raccolta meccanizzata, sulle piante causano significative conseguenze (attacchi di rogna per esempio, che può essere prevenuta con opportuni trattamenti). Le lesioni subite dai frutti possono essere leggermente superiori rispetto alla raccolta manuale, ma non influiscono sulla qualità dell’olio se le olive vengono tempestivamente portati al frantoio per essere molite. E’ stato anche accertato da diverse ricerche che la defogliazione causata dagli attrezzi meccanici non danneggia né la pianta né la fruttificazione. La vibrazione degli scuotitori sul tronco non ha effetti negativi sull’apparato radicale degli olivi.
Qui di seguito elenchiamo alcune tipologie di macchine atomizzate per la raccolta delle olive
- agevolatori costituiti da: pettini pneumatici, brucatori, piccoli vibratori;
- bacchiatori di grande dimensione;
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- l’impianto olivicolo deve presentare regolari distanze tra gli alberi, almeno 5 m (anche se con l’utilizzo dell’intercettatore le distanze sulla fila dovrebbero essere maggiori o uguali a 6m),
- il tronco deve essere regolare con almeno 1m di altezza,
- le branche primarie non troppo lunghe e con deviazioni limitate, soprattutto se brusche,
- alta produzione per albero Cultivar con frutti di dimensione medio-grande e con resistenze al distacco minima
vibratori di tronco e vibratori di tronco con annesso intercettatore meccanizzato I pettini vibranti, pettini raccolta pneumatici
Sono costituiti da apposite aste di prolunga in alluminio, mossi da aria compressa fornita da un compressore portato dal trattore, operano attraverso denti di plastica che oscillano con rapidità a mezzo di cilindri pneumatici, consentono di raccogliere 200 – 250 kg. di olive a persona in un giorno. Sono muniti di aste allungabili per esplorare le parti fruttificanti della chioma fino ad un’altezza di 3 – 4 metri.
I brucatori
Sono attrezzi costituiti da assi sinusoidali che girano in senso opposto rispetto a quelli adiacenti e sono generalmente azionati da motore elettrico che si può collegare a una batteria di 12 V (batteria della trattrice)
Scuotitori, vibratori del tronco e delle branche
I vibratori determinano il distacco dei frutti per mezzo di una testata che, agganciata al tronco o alle branche principali, genera vibrazioni ad alta frequenza e bassa intensità (15-30 Hz) Essi possono essere semoventi o portati da trattrici e possono essere dotati di telaio per l’intercettazione delle olive. Da queste macchine si ottiene la maggiore efficienza, infatti consentono di raccogliere i frutti di ciascuna pianta in pochi minuti. La raccolta con scuotitori si può fare su piante che hanno raggiunto un diametro minimo del tronco di 8-16 cm (ulivi di età 5-10 anni). Esistono modelli più potenti che possono scuotere alberi con tronco superiore a 50cm di diametro.I vibratori di tronco con annesso l’intercettatore meccanizzato rappresentano la migliore soluzione e il miglior rendimento in termine di resa raccolto, ma va fatta una attenta valutazione sul tipo di impianto di uliveto che si va trattare.
l’impianto olivicolo deve presentare regolari distanze tra gli alberi, almeno 5 m (anche se con l’utilizzo dell’intercettatore le distanze sulla fila dovrebbero essere maggiori o uguali a 6m),
- il tronco deve essere regolare con almeno 1m di altezza,
- le branche primarie non troppo lunghe e con deviazioni limitate, soprattutto se brusche,
- alta produzione per albero Cultivar con frutti di dimensione medio-grande e con resistenze al distacco minima. FrantoiOnline
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