L’unione di rame e zinco potrebbe essere la soluzione all’abbattimento degli ulivi già infettati dal batterio Xylella. Una ricerca iniziata tre anni fa in Salento e pubblicata sulla rivista Phytopathologia Mediterranea ha individuato una miscela biologica in grado di inibire l’azione del fastidioso batterio che ha portato l’Ue alla drastica decisione di estirpare gli ulivi malati. La ricerca condotta dal batteriologo Marco Scortichini dimostra che l’applicazione costante di una miscela di rame e zinco complessata ad acido citrico sotto forma di idracido (Dentamet) riduce il disseccamento e le altre patologie legate a tale infestazione. Il composto è stato applicato alle fronde degli ulivi delle varietà Cellina di Nardò e Ogliarola.
“Questi risultati promettenti suggeriscono che una gestione integrata mirante alla riduzione della gravità della Xylella fastidiosa, che includa una regolare mondatura degli alberi ed erpicatura dei suoli, con trattamenti mediante vaporizzazione di Dentamet in primavera e autunno, è probabilmente efficace a controllare efficacemente la malattia”, affermano gli autori della ricerca.
Le analisi del DNA effettuate tra giugno 2016 e settembre 2017 sugli alberi trattati, infatti, hanno evidenziato una riduzione significativa della densità di cellule Xylella.
Un grande passo avanti è stato compiuto nella lotta contro questo insidioso batterio: l’unica soluzione non è quindi l’eradicazione delle piante, metodo che tra l’altro non ha bloccato la nascita di nuovi focolai di Xylella, ma la riduzione progressiva della carica batterica.
Fonte: Cno
Xylella, stop speculazioni: acquistate a 2€ 200mila piante
Commenta per primo